Benvenuti all‘ 8va mostra estiva nella Galleria Còrt du Leòn ad Astano. Come tutte le edizioni precedenti, anche quest’anno un tema in relazione ad Astano ed al Malcantone fa da protagonista per l’esposizione.

 

La nuova accesa “febbre dell’oro” e l’imminente apertura quest’autunno della “Miniera di Sessa” mi hanno  ispirata a presentare una mostra dal titolo ”Aria e Luce” con una scelta di lampade da miniera, di gabbiette d’uccelli e di altre storie ancora.

 

LUCE: da sempre l’uomo si avventura nel sottosuolo per estrarre minerali e combustibili fossili. La lampada da miniera è la sua compagna inseparabile, dalla quale attinge sicurezza e coraggio per poter affrontare l’oscurità di un mondo ignoto e pieno di insidie.

In collaborazione con il ‘Museo della Miniera di Sessa’, vengono esposti una scelta di lampade dall’ultima miniera d’oro della “Société Mines de Costano SA” (1933-1961).

 

La voce ARIA invece viene rappresentata dai canarini, che grazie alla loro sensibilità per monitorare la presenza di gas nelle gallerie del sottosuolo, sono stati utilizzati fino agli anni ’80 dai minatori.  Vi sono da ammirare delle vecchie gabbiette di legno, piccole e più grandi, trovate ad Astano e dintorni.

 

L’esposizione è arricchita con la storia e le storielle dell’ultima miniera d’oro e, con gran  piacere, – l’opportunità di presentare ad un vasto pubblico “La Gioconda di Astano”, ritrovata pochi anni fa. Trattasi di un disegno del astanese Marco de Marchi, detto “Richin”,  opera eseguita nel appartamento di suo amico Vincenzo Peruggia (autore del furto)  negli anni 1911-13 a Parigi.

 

Anche quest’anno la mostra è stata ideata, concepita e creata da Brigitte Masciorini, Astano.

  

©  2017, Brigitte Masciorini, Galleria Còrt du Leòn, CH-6999 Astano